Nelle ultime settimane non potevano passare inosservate ai componenti del Direttivo della SISI le recenti disposizioni ministeriali concernenti la prossima Abilitazione Scientifica Nazionale. In tale ambito si presentavano aspetti che sollevavano perplessità e preoccupazione. Per ciò che concerne il Settore Concorsuale 14 B-2 “Storia delle relazioni internazionali, delle società e delle istituzioni extra-europee”, sono stati individuati dal MIUR valori soglia differenti fra il settore scientifico disciplinare SPS/06 e quelli, presi nell’insieme, dei settori SPS/05, SPS/13, SPS/14. Tali differenze, che si applicano sia per i candidati alla abilitazione, sia per i candidati alla funzione di commissario risultano in alcuni casi particolarmente forti (ad esempio 1 articolo in riviste di fascia A contro 4 per i candidati alla I fascia, 2 articoli in riviste di fascia A contro 4 per i candidati al ruolo di commissario, ecc.). E’ evidente come queste differenze possano condurre a serie distorsioni sia nelle formazione della commissione, sia nella valutazione dei candidati all’interno dello stesso Settore Concorsuale. Non risulta inoltre chiara la “ratio” alla base di questa decisione, d’altronde presa senza consultazione con nessuna società scientifica. Il Direttivo della SISI ha quindi deciso in maniera unanime di redigere una lettera, che a firma del presidente della SISI verrà indirizzata al Presidente dell’ANVUR e al Direttore generale della direzione dell’Università del MIUR allo scopo di ottenere informazioni sulle ragioni della scelta ministeriale, indicare le distorsioni che da questa potranno nascere e auspicare una revisione delle norme, con la speranza di ricevere risposte soddisfacenti. Si è infine concordato sull’opportunità di rendere noto a tutti i soci tramite il sito della Società il testo delle due lettere.
Testo della lettera indirizzata al Presidente dell’ANVUR Testo della lettera indirizzata al Direttore generale della direz. dell’Università del MIUR
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![]() Documento del Coordinamento delle Società Storiche a proposito della riproducibilità gratuita, con mezzi propri, della documentazione e del materiale librario, conservato in archivi e biblioteche. Molti soci ci segnalano una difforme applicazione della normativa relativa alle disposizioni sulla riproducibilità del materiale posseduto negli Archivi di Stato. La richiesta preventiva di autorizzazione e, ancor più, la negazione del permesso di riproduzione con mezzi propri che non stabiliscano contatto con la documentazione da riprodurre, appaiono negare il contenuto stesso della legge approvata il 29 agosto scorso. Ciò appare grave anche in considerazione della conferma data dallo stesso ministro Franceschini in una recente trasmissione televisiva in cui ribadiva la libera riproducibilità anche negli archivi, oltre che nelle biblioteche. Mentre la norma appare rispettata in modo uniforme negli istituti bibliotecari, per ciò che concerne gli Archivi di Stato, si sono riscontrati ostacoli, eccezioni, impedimenti che contrastano con il principio cardine consistente nel fatto che tutto ciò che è consultabile sia riproducibile (nel rispetto, ovviamente, dei mezzi utilizzati e puntualmente indicati dalla legge). Avendo apprezzato pubblicamente quanto disposto dal legislatore, oggi non possiamo che chiedere un’uniforme applicazione della norma e dei principi che essa contiene. |
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